Più comuni patologie trattate con onde d’ urto in ortopedia e traumatologia:

• Patologie tendinee: tendiniti e tendinopatie inserzionali con o senza calcificazioni.

Più comunemente: epicondilite (gomito del tennista) ed epitrocleite, tendinopatie (con calcificazioni e non) del tendine di Achille e  della spalla (muscoli della cuffia dei rotatori); pubalgia.

• Patologie ossee: spina/sperone calcaneari, artrosi di anca e ginocchio, rizoartrosi, sindrome di Sudeck, pseudoartrosi, periostiti reattive.

• Patologie muscolari: calcificazioni post-traumatiche, fibrosi.

Effetti benefici:

• Stimolazione dei processi di riparazione/rigenerazione dei tessuti
• Antinfiammatorio/antalgico: riduzione dell’ infiammazione e del dolore locali
• Miglioramento della microcircolazione

Frequenza del trattamento:

Il trattamento prevede sedute con frequenza settimanale o bisettimanale (1 seduta a settimana o 1 seduta ogni 15gg): la frequenza varia sulla base della patologia e della sua gravità; ciascuna seduta dura pochi minuti; più comunemente si effettuano cicli di 5 sedute, ripetibili.

Il beneficio della terapia si apprezza solitamente sul lungo termine.

Controindicazioni:

Scarse, ma in maniera assoluta è bene confrontarsi con il medico in caso di gravidanza, farmaci anticoagulanti in assunzione, cardiopatia, pace-maker, epilessia, ischemie severe, tumori localizzati nella zona del trattamento, infezioni settiche attive, impianti cocleari.

Tipi di onde d’ urto:

• Focali: L’ energia erogata si focalizza in un punto specifico, raggiungendo profondità maggiori.
• Radiali: L’ energia erogata è pensata per coprire una zona di tessuto più ampia con una minore specificità , focalizzazione e necessità di penetrazione. Solitamente applicate per la cura di patologie muscolo-tendinee superficiali.

La terapia è dolorosa?

La terapia, esercitando uno stimolo meccanico diretto, può generare una quota di fastidio dipendente dalla zona da trattare e dalle caratteristiche della patologia trattata, generalmente tollerato e in alcuni casi del tutto assente. La possibilità da parte del terapista che applica la terapia di variare l’ energia erogata durante la seduta sulla base della sintomatologia del paziente, nonchè la durata breve dell’ applicazione in sé, fanno svanire la preoccupazione del paziente già alla prima seduta.

Come agisce l’ onda d’ urto sulla calcificazione?

L’ energia erogata non agisce con lo scopo di una “rottura diretta” della calcificazione.

Lo scopo della terapia in ambito muscolo-scheletrico è la stimolazione cellulare mirata alla provocazione di reazioni biologiche con effetto antinfiammatorio, antalgico e antiedemigeno che possono condurre al riassorbimento della calcificazione da parte dell’ organismo.